Trattamento fisioterapico

Parlare di trattamento riabilitativo vuol dire effettuare un lavoro, dove si ascolta il paziente sull’origine dei suoi dolori, e sulle zone corporee compromesse dal dolore.  Si esegue il trattamento seguendo la strada indicata dalle mani. L’ indicazione più affidabile è sempre quella suggerita dalla palpazione; questo perché il tessuto non dimentica mai un trauma subito recentemente o durante l’infanzia, quando questo non si è risolto nei migliori dei modi. Il tessuto cambia nella qualità, nella densità, nell’elasticità, ha un suo linguaggio che la mano  di un terapista avverte subito. Lo strumento fondamentale del massaggio fisioterapico è la mano , molto più efficace di una corrente antalgica. Questa certezza nasce dal fatto che uno stato infiammatorio  oltre a dare dolore, calore , rossore e gonfiore non sempre presenti, non rivela nessuna indicazione sulle tensioni presenti a livello muscolare o connettivali e sottoposto a test diagnostici manuali è spesso impossibile definire la lesione. Se manteniamo un ragionamento semplice possiamo dire che in quelle zone il tessuto non ci da nessuna indicazione per lavorare , ed equivale a dirci che non ci dobbiamo mettere le mani in quel preciso punto. L’indagine manuale spesso ci sposta in altri distretti del corpo con evidenti segnali dove dobbiamo lavorare per attivare tutti i processi di decongestione e di drenaggio. Il corpo in automatico nella zona dove c’è il dolore ha già attivato i suoi drenaggi e noi non dobbiamo intensificare un lavoro già prestabilito da madre natura, ma dobbiamo aiutarla dove i test manuali ci conducono sicuri in tal modo di agire nel pieno rispetto  della fisiologia . La storia del massaggio ci può far comprendere come questo metodo sia stato sperimentato e tramandato per la sua efficacia.

Storia del massaggio

Massaggio antico orientale

La parola massaggio sembra abbia origine dall’arabo “mass o masch”, che significa frizionare, premere; o dal greco “masso” , stimolare con le mani, stringere; o dal latino massa, attaccato alle dita. Nella ricerca delle radici antiche del massaggio, presto si scopre che questa disciplina fu quasi sempre inseparabile dalla pratica dell’esercizio fisico e possiamo dire che esercizio fisico e massaggio sono stati impiegati per lungo tempo. Nel Cong Fou, testo cinese del 2000 a.C., vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. I cinesi curavano coi massaggi : contusioni, ipertonie muscolari, dolori reumatici, ecc. Nei libri sacri indiani Ayur-Veda (1800 a.C.), specialmente nel IV libro, viene descritto il massaggio, che iniziava dalle mani e terminava alle piante alle piante dei piedi, e veniva associato alla sauna. Il massaggio prima e dopo il bagno nel Gange era ritenuto avere possibilità liberatorie dello spirito.

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Nell’antico Egitto nessuno usciva dal bagno, in locali pubblici e privati, senza sottoporsi a una mobilizzazione sistematica e ad un massaggio che comprendeva tutte le parti del corpo, attraverso tre fasi  in cui l’energia applicata aumentava in progressione. Con Erodico, maestro di Ippocrate, l’arte della ginnastica e il massaggio,erano consolidate come pratiche terapeutiche  riservate ad atleti e guerrieri.

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 Le virtù del massaggio furono confermate da Ippocrate (quattro secoli prima di Cristo) che ne descrisse i benefici effetti sulle articolazioni, sul tono dei tessuti e sullo stato trofico genarale.

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A Roma  Asclepiade, medico greco, attribui grande importanza a digiuni, diete, astinenza da carne, ginnastica, massaggi e idroterapia. I Romani , influenzati dai greci , trasferirono e diffusero a Roma l’impiego della ginnastica, dei bagni e dei massaggi a fini salutari, cosicchè la consuetudine dei bagni  freddi nel Tevere e nelle piscine pubbliche lasciò il posto, a uno stile di vita più raffinato e alla istituzione di un gran numero di “thermae”.

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 Le Terme , costruzioni grandiose e ricche di acqua, comprendevano locali per il bagno freddo (frigidarium), tiepido (tiepidarium) e caldo (calidarium), oltre a locali destinati  al massaggio, e ad altri per esercizi ginnici. Nel Medio Evo seguirono periodi in cui entrò in decadimento la cura del corpo; l’eredità greco –romana fu raccolta dalla Medicina araba. Avicenna dette una dettagliata descrizione dei metodi di massaggio, nelle sue opere “Canone della Scienza Medica” e “Libro della Cura”. Col Rinascimento rinacque anche l’arte del massaggio raccomanadato da Paracelso. Mercuriale descrisse, nella sua opera  di  sei libri “De Arte Gymnastica” ,i metodi di massaggio e i vari tipi di oli utilizzati. Nel Settecento furono pubblicati molti trattati in cui si  esponevano le tecniche  del massaggio; il testo che inaugurò la fase moderna del massaggio terapeutico  fu forse quello di Grosvenor dal titolo “Trattato completo sull’uso e sull’efficacia delle frizioni nei casi di articolazioni contratte”. Nell’ottocento si pubblicarono diverse opere su basi scientifiche della massoterapia ; il dermatologo Mosengel studiò gli effetti meccanici del massaggio sulla pelle e i suoi  effetti  indiretti su circolazione e metabolismo degli strati sottostanti. Nel 1906 R. Costa  pose le basi fisiologiche  e metodologiche del massaggio sportivo, mentre nelle delegazioni di vari paesi ai Giochi Olimpici cominciarono ad essere presenti massaggiatori sportivi. Furono dimostrati gli effetti sul riassiorbimento di edemi per via linfatica e sulla riduzione  dei versamenti endoarticolari, nonché gli effetti indiretti sulle funzioni viscerali: respirazione, digestione, diuresi.

Benefici riabilitativi

Sulle articolazioni il massaggio agisce sia nei tessuti periarticolari, sia nella cavità articolare stessa, regolarizzando la quantità dei liquidi fisiologici presenti e migliorando la capacità reattiva agli stimoli propriocettivi. Negli esiti post-traumatici delle articolazioni, il massaggio aiuta a far riassorbire i versamenti interni, ed inoltre elimina le formazioni fibrose riparative e gli esiti cicatriziali peritendinei e in prossimità dei legamenti, ridonando l’elasticità ai tessuti lesi. Il massaggio nella sua azione, prima  immette i prodotti metabolici e i trasudati nel circolo venoso e linfatico, successivamente ne facilità l’assorbimento agendo da propulsore meccanico sul circolo stesso. L’azione del massaggio sulla circolazione del sangue e su quella linfatica determina un miglioramento delle funzioni generali dell’organismo. Gli effetti del massaggio sui fenomeni del ricambio sono dovuti alla accelerazione dell’attività cellulare, dimostrata dalla presenza di azoto in quantità superiore nelle urine dopo il massaggio.

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